I sistemi di protezione collettiva dei bordi sono suddivisi in due categorie in funzione al tipo di installazione: permanente, provvisoria.
Le Normative di riferimento per tali sistemi dettano prescrizioni geometriche e requisiti prestazionali diversi per ciascuna categoria.
La normativa italiana sui luoghi di lavoro, D.Lgs.81/2008, indica che qualsiasi spazio al quale accedono operatori per interventi di costruzione, pulizia e manutenzione è classificabile come luogo di lavoro; come tale tutti coloro che vi accedono devono operare in condizione di sicurezza.
La stessa normativa indica la predisposizione dei sistemi di protezione collettiva quale metodologia più idonea per la protezione contro le cadute dall’alto laddove esista il rischio di caduta.
la protezione dei bordi si spazi in quota abitabili (accessibili a utenti ordinari) rispettano ulteriori normative (nazionali, locali, tecniche).
Le principali normative di riferimento per i parapetti sono:
1 – Decreto Legislativo 09.04.2008 n.81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro(G.U. n. 101 del 30 aprile 2008)” e s.m.i.
2 – Norma UNI EN ISO 14122-3 “Mezzi di accesso permanenti al macchinario. Parte 3: scale, scale a castello, parapetti”.
3 – UNI EN 13374 del novembre 2004″Sistemi temporanei di protezione bordi”
4 – ISPESL Linea Guida per la scelta, l’uso e la manutenzione dei sistemi collettivi di protezione dei bordi. Novembre 2006